Il metodo Guyot

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Il metodo Guyot

Il metodo Guyot: un semplice archetto che diventa l’ago della bilancia tra quantità e qualità

 Sono molti i fattori che influiscono sulla qualità del vino: la posizione geografica, il clima, l’annata, l’esposizione, il terreno e le varie tecniche di affinamento sono, senza dubbio, caratteristiche essenziali nella valutazione di un buon vino; ma l’allevamento della pianta e la sua coltivazione sono condizioni fondamentali.

Parlando di tecniche di allevamento della vite vi presentiamo un metodo di potatura molto adoperato nel territorio delle Langhe e del Roero e che è utilizzato su tutti i nostri vigneti: si tratta del metodo Guyot o anche detto “ad archetto” per la piegatura ad arco del capo a frutto.

Questa forma di coltivazione è il risultato della selezione tra i diversi modi di potare e rappresenta la risposta corretta alle esigenze della pianta per determinarne qualità e quantità di produzione.

Come avviene la potatura

Sostanzialmente dopo la potatura su ogni vite rimangono due tralci detti capo a frutto (ossia il tralcio che verrà successivamente legato in orizzontale e porterà frutto durante la stagione) e capo a legno che verrà fatto crescere in altezza e verrà successivamente legato in modo da contribuire alla formazione della cortina alta circa 1,00-1,50 m (oltre i 60 – 80 cm di altezza del ceppo) la quale permette alla vite di godere di una bella chioma, fonte primaria per la cattura della luce solare. Il capo a legno costituirà nella stagione futura la dotazione di tralci per la potatura e la produzione della pianta.

Il capo a frutto viene mantenuto a 10 - 8 gemme, mentre il capo a legno ne avrà soltanto due.

 

I vantaggi del Guyot

  1. La vicinanza al suolo (circa 60 – 80 cm da terra) porta la fascia produttiva ad essere più vicina a terra in modo da beneficiare del caldo del suolo in fase di maturazione. A quote più elevate altezze di ceppo ribassate facilitano la maturazione, mentre se ci troviamo ai piedi della collina altezze maggiori preserveranno la pianta dall’umidità in tempo di vendemmia e dalla brina primaverile.
  2. Semplicità nella potatura e nella vendemmia
  3. Ottima esposizione delle foglie al sole
  4. Buona densità di impianto
  5. Garantisce una maggiore longevità della pianta che al contempo continua a dare appunto una buona resa in termini qualitativi e quantitativi.

La scelta del metodo di potatura è il risultato di secoli di prove empiriche e di tradizioni che negli ultimi decenni hanno incontrato i risultati di studi scientifici. Il Guyot mette d’accordo tradizione e scienza ed è il sistema di potatura che garantisce i grandi livelli qualitativi nella zona regione con i nostri vitigni storici.

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